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Vestiti, usciamo!”. L’iniziativa dedicata ai giovani detenuti di San Vittore.

Il progetto è nato da un’idea della cooperativa sociale Angelservice in collaborazione con ContattoC, e ha coinvolto i giovani (18-25 anni) detenuti a San Vittore in un concorso finalizzato a stimolare la loro creatività attraverso la creazione di un logo che possa diventare il marchio di una linea di abbigliamento per giovani.

Il nuovo brand presentato in anteprima oggi firmerà una linea di abbigliamento espressione della vita carceraria e del desiderio di libertà, prodotta in parte da detenuti ed ex detenuti.

Questo brand porta un messaggio apparentemente trasgressivo, ma in realtà ha lo scopo di mostrare le spiacevoli conseguenze delle azioni criminali che spesso vengono mitizzate tra i giovani, limitando la voglia di trasgressione alla sola rappresentazione sul capo di abbigliamento.

Il progetto è finalizzato al recupero dei giovani detenuti attraverso un’esperienza lavorativa sia durante lo sconto della pena che fuori; “Vestiti Usciamo” mira ad affiancare alla punizione una seconda possibilità e una marcia in più per reintegrarsi nella società.

La collezione completa sarà presentata nel 2011.

Parte del ricavato della vendita della collezione andrà a sostegno di progetti di recupero – risocializzazione – dei detenuti della casa circondariale San Vittore.

“La nostra iniziativa – spiega Rosy Genova, storica figura del terzo settore a Milano – vuole essere propositiva nei riguardi di coloro che hanno sbagliato, creando una nuova opportunità di vita con strutture di professionisti. In questo percorso vorremmo avere con noi il supporto delle Istituzioni. Questa nostra iniziativa è l’inizio di un percorso che da oggi desideriamo sviluppare.”

“Un’iniziativa interessante, – dice l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, Andrea Mascaretti – che offre ai giovani detenuti la possibilità di fare un’esperienza lavorativa in grado di dare nuove motivazioni ad una vita nella legalità e nel rispetto dei ruoli sociali. La rieducazione di chi è in carcere è fondamentale per il suo futuro ruolo nella società e questo progetto contribuisce ad offrire un percorso per reintegrarsi.”

“Partecipo con molto piacere a questa iniziativa – il commento dell’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli – che attraverso un’attività creativa realizza un importante processo di reinserimento sociale. Sono convinta che il supporto delle istituzioni sia importante per la realizzazione di progetti come questo, finalizzati a stimolare nei giovani detenuti percorsi di crescita personale, fondamentali nel cammino verso il pieno recupero e il pieno reinserimento”.

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